Innanzitutto: cosa significa elopement?
L’elopement ha molte definizioni diverse. La parola appartiene al mondo anglosassone e unisce l’idea di fuga con quella di matrimonio. L’elopement è un matrimonio intimo (la miglior traduzione in italiano), con una cerimonia privata a cui partecipano solo gli sposi, e i testimoni. In alcuni casi anche i genitori, gli amici più intimi, ma non più di venti, trenta persone in tutto.
In Italia la famiglia è molto importante, per cui sembra impensabile organizzare un matrimonio senza invitati! Ma l’elopement, come il destination wedding, è una scelta sempre più comune, soprattutto in Paesi come gli Stati Uniti, o la Scandinavia. Secondo uno studio del sito The Knot, il 21% dei matrimoni statunitensi nel 2019 sono stati celebrati all’estero.

Come organizzare un elopement
L’elopement non ha regole rigide: si modella sui desideri e la personalità degli sposi. Se siete sportivi e vi piace il trekking, per esempio, potreste fare una camminata notturna e avere una piccola cerimonia intima, all’alba, nel più perfetto silenzio, con una vista incredibile. Se amate il mare, perchè non celebrare su una barca a vela, con vista su Venezia, o Amalfi, o qualsiasi posto abbia un significato per voi? Ogni elopement è unico.
Organizzare un elopement significa scegliere un luogo che sia giusto, che abbia un senso per voi. Un giorno in cui promettersi amore e fedeltà, e un giorno in cui fare anche qualcosa di nuovo, emozionante, indimenticabile. Un giro in elicottero sulle Dolomiti, un tour privato su una imbarcazione storica nella Laguna di Venezia, una giornata a Bali alla ricerca delle cascate più spettacolari, l’alba sotto la Tour Eiffel…
Per me, fotografa di matrimoni e viaggiatrice instancabile, è un sogno poter aiutare le coppie a immaginare e organizzare il loro giorno. L’Italia offre molto, ma sono pronta a suggerire tante altre destinazioni che ho già esplorato e che sono perfette per un elopement: Bali, la Patagonia cilena, la Norvegia, le isole Canarie, la Scozia…
Alla ricerca di un matrimonio più autentico
Già da diversi anni, per la generazione dei millennial (la mia, e molto probabilmente, anche la tua), l’idea di organizzare un matrimonio sfarzoso e con centinaia di invitati, è sempre meno attraente. Pare che persino il principe Harry avesse proposto a Meghan Markle di organizzare un elopement, prima di cambiare idea e optare per un matrimonio tradizionale. Anche per lui, come per tanti trentenni, un matrimonio intimo rappresenta un modo più autentico di celebrare l’amore.
Mi capita di fotografare moltissime coppie che scelgono Venezia per fidanzarsi o pianificare un destination wedding. Ho notato che molti, molto più di quanto pensassi, guardano con ansia ai preparativi per il matrimonio. Se possono delegano ai genitori o a una wedding planner.
Non è vero che noi millenial non vogliamo sposarci
Posso parlare della mia esperienza personale. Amo fotografare coppie innamorate, ma faccio molta fatica a immaginare me stessa in un matrimonio tradizionale. Per quattro anni ho fotografato matrimoni tradizionali, in Italia e in giro per il mondo. Ma non riuscivo a immaginare questa come l’unica possibilità. Era possibile avere un matrimonio che mi rappresentasse davvero, che fosse mio e solo mio? Come trovare un compromesso?
Ho scoperto di non essere sola. Come tante altre persone, non sopporto l’idea di dover passare un anno a preparare una festa che durerà non più di 12 ore. Mi dispiace pensare allo spreco e alla quantità di rifiuti che questa festa produrrebbe. Per chi si prende cura dell’ambiente, è davvero difficile conciliare le proprie idee con la realtà di un matrimonio tradizionale.
E poi dover decidere chi invitare, e fare una classifica di chi conta e quanto…davvero non fa per me. Secondo Samantha Burns, terapeauta di coppia, la lista nozze finisce per scatenare ansia e litigi più di qualsiasi altra cosa. E il rapporto di coppia finisce per essere all’ultimo posto.

Il matrimonio intimo è per tutti
L’elopement è una fuga, per definizione, ma una fuga nel senso più bello: la fuga dagli obblighi sociali, dallo spreco, da quelle cose che “si devono fare” ma non interessano, dalle tensioni familiari, da discussioni inutili con il proprio partner.
L’ho capito fotografando matrimoni a Venezia e in tutta Italia: ho visto che un matrimonio può essere esattamente come lo si vuole. Questo è ancora più importante per quelle coppie che non sono religiose, o che fanno parte del mondo LGBTQ. Ci sono molti modi di celebrare al di fuori del rito cristiano cattolico: l’elopement è perfetto per chi desidera costruire una cerimonia che sia davvero personale.
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